Nanni mio non eri per questo mondo. Adorati figli miei, esservi padre è stato un onore“.
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A celebrare la messa è stato l’arcivescovo di Messina, monsignor Giovanni Accolla. Gli amici e i parenti hanno voluto raccontare chi erano questi due bambini, erano entrambi un punto di riferimento e l’arcivescovo nella sua omelia ha detto: “Ma ci rendiamo conto che un bambino, un ragazzetto, nella sua innocenza, oggi è diventato un esempio. Un bambino che perde la vita per andare incontro al
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fratello? Volete che le porte del paradiso non si siano spalancate per lui testimone di amore fraterno?”.
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Francesco Filippo, soprannominato da tutti come FifĂ, aveva un grande cuore e in questi giorni avrebbe dovuto affrontare gli esami di terza media. I suoi amici hanno voluto partecipare ai suoi funerali ed hanno indossato delle magliette con i loro soprannomi dando il loro contributo raccontando i loro sogni.
La mamma dei due fratellini, Chiara Battaglia, ha ringraziato la cittĂ per la
vicinanza e l’affetto che stanno dimostrando a lei, alla sua famiglia e sopratutto ai bambini. Ha aggiunto anche che la forza di andare avanti dopo questa tragedia la troverà per i due figli rimasti, Tancredi e Federico, i più piccoli che fortunatamente sono riusciti a salvarsi dell’incendio.
Il tentativo di Francesco Filippo di salvare il suo fratellino Raniero è stato un gesto che celebra la vita, un gesto d’amore in una società così apatica e indifferente, questo gesto deve essere di grande esempio per tutti.