Marco Carta, secondo il giudice il suo arresto è “illegale” (2 / 2)

Dopo esattamente dieci giorni sono stati pubblicati i documenti relativi al processo per direttissima a cui il cantante è stato sottoposto sabato 1° giugno. Caramellino parla di “elementi di sospetto del tutto eterei, inconsistenti”, oltre che di “carenza di gravità indiziaria”. In un linguaggio comprensibile a tutti: non ci sono prove evidenti della colpevolezza di Marco Carta.

Uno dei testimoni, un addetto alla vigilanza della Rinascente, poche ore dopo l’arresto aveva raccontato la sua versione dei fatti. Secondo l’uomo Marco Carta e la donna che era in sua compagnia si “guardavano spesso intorno”, oltre ad essersi recati ai camerini del terzo piano per provare le magliette a suo avviso “senza motivo”, se non quello di eludere la sicurezza.

Ma secondo il giudice si tratta di accuse, per l’appunto, eteree, che non sono abbastanza forti per poter accusare qualcuno di furto. Carta, infine, “non deteneva” alcun oggetto non pagato al momento dell’uscita del centro commerciale, a differenza della donna che era con lui. Secondo il giudice tutti questi elementi fanno sì che Carta non abbia in alcun modo partecipato al furto. Ad ogni modo il processo definitivo si terrà a settembre.