Marco Carta, la versione dell’addetto alla sicurezza lo mette nei guai (2 / 2)

Nella giornata di ieri l’addetto alla sicurezza ha raccontato ai giornali la sua testimonianza, in cui si capisce che Marco Carta ha enormi responsabilità nel furto delle magliette per un totale di 1200 euro.

“Ho notato che una coppia, un uomo e una donna, si guardavano spesso attorno, per accertarsi di non essere osservati dal personale di sicurezza. Ecco perché ho deciso di seguirli”, comincia così il suo racconto.

“Hanno preso delle maglie dall’espositore e sono saliti al terzo piano – continua l’uomo – dove sono entrati nei camerini, rimanendoci per svariati minuti”. Carta era dentro lo spogliatoio e la donna le passava furtivamente le magliette, una alla volta. Dopo le passa anche la borsa.

Dopodiché il cantante esce dal camerino senza le magliette e riprende le scale mobili insieme alla 53enne che era con lui. Successivamente il ragazzo si reca al piano superiore, nei bagni del centro commerciale, dove continua il comportamento “sospetto” a detta del membro della security.

Il cantante sardo continua lo shopping e si reca alla cassa per pagare regolarmente due costumi, per un totale di circa 70 euro. Usciti dal negozio, però, suona l’allarme antitaccheggio: i due avevano rimosso la placchetta ma non gli adesivi dentro le maglie.

Nella borsa della donna è stato anche trovato un cacciavite. Insomma se Marco Carta è innocente lo stabiliranno i giudici, ma per ora ci sono molte prove che puntano in una direzione diversa.