Manuel Bortuzzo rivela: “Tra dieci anni sarò in piedi ma spero prima” (1 / 2)

Manuel Bortuzzo rivela: “Tra dieci anni sarò in piedi ma spero prima”

Manuel Bortuzzo rivela: “Tra dieci anni sarò in piedi ma spero prima”

 

Manuel Bortuzzo, dopo essere stato ferito nella notte tra il 2 e il 3 febbraio a Roma, ha voluto ripercorrere le fatiche della riabilitazione per ritornare a camminare.

Manuel Bortuzzo è il nuotatore 19enne veneto rimasto paralizzato agli arti inferiori dopo essere stato ferito con un proiettile nella notte tra il 2 e il 3 febbraio alla periferia sud di Roma. Il ragazzo ha voluto ripercorrere le fatiche della riabilitazione per ritornare a camminare:

“Tra dieci anni mi vedo in piedi. Ma spero di riuscirci anche prima. La riabilitazione procede molto bene, abbiamo in mente un piano di recupero molto serrato ma non sappiamo dove finirà. Non ci sono tempi certi, il cronometro a cui ero abituato non c’è più. Prima mi allenavo mattina e sera, ora faccio riabilitazione mattina e sera. Fortunatamente lo sport mi ha abituato a certe fatiche”.

Manuel ha voluto ancora ringraziare tutte quelle persone che gli hanno dato sostegno in tutti questi mesi e si è emozionato quando ha ricordato i tantissimi messaggi ricevuti:

“Mi ha stupito che celebrità e musicisti mi abbiano scritto. Poi Totti, Bebe Vio e tanti altri. L’altro giorno mi ha scritto ancora Gregorio Paltrinieri e mi ha detto che gli manco: evidentemente qualcosa gli ho lasciato nei nostri allenamenti ad Ostia”.
 
Era il 3 febbraio quando è stato ferito quasi a morte da due criminali e da allora è stato costretto a stare su una sedia a rotelle, adesso il suo obiettivo è partecipare tra un anno alle Paralimpiadi di Tokyo:Dovrò mettermi sotto tanto”.