Maltrattamenti choc a scuola, 14enne autistico ripetutamente picchiato e umiliato dall’insegnante di sostegno (2 / 2)

In alcuni dei filmati si può notare benissimo come i maltrattamenti avvenissero anche senza una reale motivazione. Il 14enne era oggetto di violenza anche quando era seduto tranquillo oppure quando si avvicinava alla finestra per guardare fuori. 
Le immagine catturate dalle telecamere – scrive ancora la Procura – tratteggiano “la gravita delle condotte e l’indole violenta dell’indagato, inconciliabile con i doveri minimi della delicatissima e fondamentale funzione svolta”.

Secondo quanto raccontato dai genitori, il 14enne tornava a casa sempre con il volto affranto, come se stesse vivendo un malessere. La coppia ha riferito che una volta hanno visto l’insegnante mettere le mani al collo al figlio, ma in quell’occasione l’insegnante trasformò la minaccia in un abbraccio. Ma il sospetto dei due genitori non è mai svanito. In quell’occasione il comportamento dell’uomo fu segnalato al dirigente scolastico che si limitò ad un richiamo.

Intanto sul caso si è riacceso il dibattito tra chi vorrebbe sistemi fissi di videosorveglianza all’interno delle scuole e chi invece vorrebbe inserire figure professionali di controllo, ritenendo l’uso delle telecamere inutile in quanto permetterebbe di intervenire solo a reato già consumato.
Inoltre, la presenza delle telecamere potrebbe non bastare a scongiurare tali violenze, in quanto non è possibile catturare quelle che avvengono in “punti ciechi”, come i bagni o alcuni corridoi.