Maltempo a Palermo, sterminata un’intera famiglia. Parla l’unico superstite: “Perché non ci hanno avvertito del rischio?” (2 / 2)

“Mi sono accorto che l’acqua stava entrando a casa. Ho detto a tutti che era il caso di andare via. Ma appena ho aperto la porta sono stato investito da un fiume d’acqua e sono stato catapultato fuori. Poi mi sono aggrappato a un albero. Così sono sopravvissuto. Ma perché non ci hanno avvertito? Io ho perso tutto, non mi rimane più nulla. Ho solo mia figlia”, questo il racconto dell’unica persona presente in casa quel giorno che è ancora tra noi.

Si è salvato anche Luca Rughoo. Inizialmente si erano perse le sue tracce e nessuno sapeva se fosse riuscito a sopravvivere o meno. Quando si è reso conto di aver perso moglie, madre e un figlio è andato via sconvolto e disorientato. Per diverse ore non ha risposto al cellulare. È stato ritrovato in seguito con la figlia e la nipote. È chiaramente distrutto per quanto accaduto: “Mio figlio era il mio cuore, ora non c’è più”, ha gridato.

Insomma una strage che ha distrutto una famiglia e che ha segnato a vita i superstiti. A pochi giorni dal 2019, in Italia si muore ancora di maltempo. C’entrano le precipitazioni abbondanti e anomale, c’entra l’abusivismo edilizio, c’entrano molte cose. Ma resta il fatto che quando piove un po’ più del solito non bisognerebbe stare con l’ansia di morire. Ma tant’è.