Si tratta di una specie di tradizione familiare, come spiega lo stesso professor John R. Watret nella serie di tweet. “C’erano una donna e le sue due figlie che volevano visitare la cabina di pilotaggio. L’hostess gli ha dato l’ok. Poi ho sentito dire che a guidare l’aereo c’era la madre con sua figlia. Ho chiesto anche io di incontrarle”.
“Ho scoperto che la famiglia Rexon ha radici profonde nel campo dell’aviazione: il padre di Wendy è un pilota in pensione. Suo marito lavora per l’American Airlines. I due hanno un’altra figlia, Kate, ed è anche lei una pilota!”. Insomma una storia singolare che ha attirato l’attenzione di molti: il tweet è stato condiviso oltre 20mila volte, risultando uno dei più virali di questi primi tre mesi del 2019.
Una storia che insegna anche, per l’ennesima volta, che il pregiudizio e gli stereotipi sono sempre sbagliati. Una donna non può guidare un aereo? Sbagliato. Una donna non può avere una figlia femmina che guida un aereo? Sbagliato. Wendy e Kelly sono sicuramente le classiche “una su un milione” ma la loro storia è stata così tanto apprezzata proprio perché combatte il pregiudizio, che è l’origine dell’ignoranza.