L’italia dei 30enni: “Faccio la commessa a 3.20€ l’ora e senza tutele” (2 / 2)

La donna spiega poi che inizialmente gli accordi non erano questi “Ho parlato con il titolare e lui inizialmente mi aveva detto che avrei dovuto lavorare la metà delle ore a un prezzo diverso. Mi ha illusa per un anno, dicendo che mi avrebbe fatto il contratto. Inizialmente l’accordo era di sei ore”. Una situazione scomoda, che in certe occasioni è diventata anche spaventosa.

Quando la donna ha chiesto chiarimenti, l’uomo ha reagito male. Racconta l’ex commessa: “Mi sono opposta, ma il titolare è una persona aggressiva che intimorisce. Fa le scenate, mi bestemmia in faccia. Sono terrorizzata”. I turni? Non esistono: “Entro alle 9 di mattina ed esco alle 20”. La domanda che viene lecito porsi è: “Non c’è nessun altro nelle stesse condizioni?”. “I colleghi non sono contenti ma non dicono nulla. Si sono arresi”.

“A volte non abbiamo nemmeno il tempo di mangiare, o comunque non dobbiamo metterci più di cinque minuti”. Il pagamento, invece, avviene a fine mese, soldi in mano. “Quando ero malata non mi pagava, tratteneva i soldi dallo stipendio”. La botta finale è arrivata pochi giorni fa: la donna è stata licenziata. “Mi ha detto che devo andare via, non può più pagarmi”. Insomma una storia oggettivamente triste che mette in luce, ancora una volta, le difficoltà lavorative dei 30enni italiani.