Licenziata la maestra che insultò la polizia durante un corteo contro CasaPound a Torino (2 / 2)

conoscenza solo ieri. Il suo comportamento, secondo alcuni docenti della scuola primaria del quartiere Falchera dove l’insegnante era di ruolo, Lavinia aveva “problemi nella relazione con i colleghi e con gli alunni: senza sfociare in fatti richiamabili, resta persona che genera tensione e disagio”.

Alcuni giorni dopo l’episodio, la maestra di Torino aveva rilasciato un’intervista dove disse: A centinaia augurano la morte sui social a me e alla mia famiglia.. l’ho fatto anch’io coi poliziotti? Non scherziamo, non è per niente la stessa cosa. Io non rinnego niente di quello che ho detto. Ho augurato la morte all’ideologia che rappresentano, non a

loro singolarmente. L’ideologia che protegge i fascisti. Non ce l’ho con il poliziotto. Cosa mi cambia se lui muore? Io vorrei che il poliziotto esistesse per tutelare i cittadini, non per reprimere”. Si è sempre dichiarata antifascista e fiera di esserlo, poi scrisse un lungo sfogo sul suo profilo Facebook rivolgendosi direttamente a Matteo Renzi che l’aveva criticata pesantemente durante la sua partecipazione a Matrix: “E lei caro Matteo, ancora si affanna per cercare di sembrare un sincero democratico di sinistra? Licenziamento immediato per una maestra (antifascista) giustamente delusa dal proprio sistema statale, per il vilipendio quotidiano che viene praticato, ogni giorno, nei confronti

della nostra Costituzione e per le connivenze, tra la politica istituzionale e l’incalzare dell’ideologia, ma soprattutto delle pratiche fasciste in questo paese… E non solo”. Dal post era abbastanza evidente che la maestra non si era per nulla pentita di quello che aveva fatto, il post continua: ” Un’insegnante deve essere valutata per la passione, l’amore e la cura che mette nel proprio lavoro e verso i propri studenti e studentesse. A me queste cose, di certo, non mancano. Non mi vergogno della sana rabbia (…) è la mia etica che m’impedisce di stare ferma a guardare lo sfacelo culturale ed umano che cresce smisuratamente intorno a me”.