L’Australia ha trovato un modo geniale per salvare l’acqua dall’inquinamento della plastica (2 / 2)

Quando le reti si riempiono, vengono quindi sollevate e la spazzatura viene gettata in speciali camion per la raccolta dei rifiuti e trasportata in un centro di smistamento dei rifiuti. Lì, tutto viene separato in materiale non riciclabile e riciclabile, che poi proseguono per ulteriori elaborazioni. Le reti vengono quindi reinserite nei punti di scarico e continuano a svolgere il loro lavoro. Questo nuovo sistema di filtraggio dimostra ancora una volta che le piccole cose sono importanti e che concentrarsi su di esse può avere un impatto molto positivo sull’ambiente e sull’umanità in generale.

A proposito di plastica è importante ricordare che rimane un materiale incredibilmente utile, ma si possono prendere altri provvedimenti per migliorare la produzione e il successivo smaltimento. Le aziende leader come HP e IKEA si stanno sempre più impegnando in principi di economia circolare, che è un altro passo importante nella risoluzione delle cause dell’inquinamento plastico. Ciò include il riciclaggio a ciclo chiuso, in cui un’azienda utilizza l’ultima tecnologia per raccogliere i rifiuti dai suoi prodotti post-consumo e riciclarli in nuovi prodotti. In Australia, aziende come Close the Loop stanno aiutando altre aziende a raggiungere obiettivi di

sostenibilità, tra cui zero sprechi in discarica, recuperando e riutilizzando le risorse, riducendo in definitiva la quantità di plastica a rischio di entrare negli oceani. A livello globale, oltre 200 aziende hanno aderito all’impegno globale di New Plastics Economy per ridurre gli sprechi, mentre altri programmi come NextWave e The Plastic Bank mirano a intercettare la plastica prima che abbia la possibilità di raggiungere l’oceano, consentendo alle comunità locali di unirsi alla lotta all’inquinamento della plastica.