Cifre importanti quelle richieste ai due colossi della tecnologia mobile: ben 10 milioni di euro alla Casa di Cupertino, mentre “appena” 5 milioni alla Samsung. Il motivo della sanzione inflitta dall’antitrust è da ricercarsi in quello che in fondo tutti abbiamo sempre sospettato.
Vi sarete infatti chiesti: “come mai dopo circa due anni ed in occasione dell’uscita di un nuovo modello di smartphone, il vostro diventa improvvisamente più lento e pieno di problemi?”
Stando alle recenti indagini, non si tratta di casi isolati, ne di casualità. Se anche il vostro dispositivo che avete pagato un migliaio di euro o che addirittura state ancora pagando non è più performante come appena uno o due anni fa il motivo è legato all’obsolescenza programmata.
Secondo il Garante italiano dei consumatori, i due giganti della telefonia avrebbero imposto ai clienti degli aggiornamenti software che avrebbero avuto degli effetti indesiderati.
Indesiderati per il cliente, è ovvio. Ma previsti dalle rispettive case che in questo modo spingevano i clienti all’acquisto dei nuovi dispositivi appena lanciati sul mercato, sempre più costosi.
Apple, inoltre, non avrebbe informato gli utenti della deteriorabilità della sue pile al litio: da ciò deriva la sanzione doppia rispetto a quella inflitta a Samsung.