La prof agli agenti di polizia: “Dovete morire, vigliacchi”. Renzi: “Va licenziata” (2 / 2)

Torino – ha proseguito ancora Matteo Renzi – è una realtà in cui ci sono molti centri sociali che, come dice il senatore Stefano Esposito del mio partito, andrebbero chiusi”. Un invito che suona quasi come una minaccia per alcuni centri sociali del capoluogo piemontese che hanno mostrato in più occasioni il loro volto più violento. Quando alcuni gruppi e associazioni utilizzano questi metodi contro l’ordine democratico della nostra costituzione, il loro scioglimento dovrebbe essere la misura necessaria e più idonea a garantire la continuità della convivenza civile.

Vigliacchi, mi fate schifo, dovete morire“. Così un’insegnante si è scagliata contro i poliziotti durante il corteo antifascista organizzato a Torino la scorsa settimana in opposizione all’iniziativa elettorale di Casapound. “Ho augurato la morte ai poliziotti perché in questo momento stanno proteggendo il fascismo“, ha ribadito poi la prof in un’intervista al programma tv ‘Matrix’, sostenendo che il suo atteggiamento “non è sbagliato perché io mi potrei trovare, fucile in mano, a lottare contro questi individui“. “Un’insegnante che incita la morte contro i poliziotti – ha commentato in studio il segretario dem Matteo Renzi – andrebbe licenziata seduta stante”. 

La donna, intervistata dal programma condotto da Nicola Porro, ha ribadito la sua posizione: “Sì, ho detto quelle parole perché loro stanno proteggendo i fascisti, e perché un giorno potrei trovarmi fucile in mano a combattere contro questi individui”. 

Poco importa che lei sia un’insegnante della scuola pubblica la quale, oltre formare culturalmente, dovrebbe educare i suoi alunni al rispetto della legalità. Rispetto che viene meno quando si augura la morte a poliziotti (chissà quanti alunni della professoressa rivoluzionaria sono figli di agenti o carabinieri e chissà se avrà il coraggio di guardarli in faccia nei prossimi tempi) colpevoli solo di fare il proprio mestiere.