La paziente se ne va esclamando: “Non mi faccio visitare da un negro”. Il dottor Nganso risponde con ironia (2 / 2)

Non si è trattato affatto della prima volta che il colore della pelle ha suscitato reazioni da parte dei pazienti visitati dal giovane medico, ma questa volta è stato molto diverso. “In molti casi mi sono trovato davanti persone che non sono riuscite a nascondere la sorpresa e magari anche il loro disappunto” – ha raccontato il dottor Nganso. Molte persone non si aspetterebbero mai di incontrare un medico professionista di colore, e si lasciano andare a commenti ed atteggiamenti decisamente ambigui e colmi di sorpresa mista a stupore.

Una volta un bimba gli ha fatto notare con stupore che era gentile mentre i suoi genitori le dicevano di non parlare con gli uomini neri. In altri casi ancora, con una scusa qualcuno ha lasciato l’ambulatorio per evitare di farsi visitare da lui. Ma non sembra affatto offeso da questo genere di comportamenti. Questa volta però il dottor Nganso ha ammesso che la reazione veemente della paziente lo ha colto decisamente di sorpresa. Non si aspettava di ricevere un’offesa di questa entità ed in maniera così volgare ed esplicita.

Ancora una volta, questo episodio mostra come i pregiudizi razzisti siano piuttosto diffusi nel nostro paese, specialmente tra le persone più anziane. Ciò è reso ancora più attuale dalle celebrazioni che si stanno tenendo in questi giorni per commemorare le vittime dell’Olocausto. Sarebbe dunque opportuno riflettere a fondo su questa questione. E’ molto importante educare le generazioni più giovani ad essere aperti nei confronti delle persone straniere, specialmente se soggiornano regolarmente nel nostro paese e sono integrate senza difficoltà nel nostro tessuto sociale. Insomma, bisogna educare al rispetto delle persone come il dottor Nganso.