La lettera del pediatra: “I piccoli migranti cos’hanno di diverso dai bambini thailandesi da salvare?” (1 / 2)

La lettera del pediatra: “I piccoli migranti cos’hanno di diverso dai bambini thailandesi da salvare?”

Si può dire che da quando si è insidiato ufficialmente il nuovo Governo Conte (con Salvini e Di Maio a ricoprire gli incarichi più importanti al di fuori di quello di Premier) il tema ‘migranti’ è più discusso che mai. Nelle ultime settimane si è parlato molto della ‘chiusura dei porti’ invocata da Salvini e della sua lotta contro chi, a suo avviso, ‘specula’ sui migranti. La nave Aquarius ‘dirottata’ in Spagna, ad esempio, è stato ‘trending topic’ per diversi giorni di seguito poche settimane fa.

Un altro argomento di cronaca molto ‘caldo’, in una zona decisamente lontana dal Mar Mediterraneo, vede protagonisti i bambini thailandesi calciatori, rimasti intrappolati in una grotta. Per fortuna le ultimissime notizie, risalenti a oggi 10 luglio, sono le migliori che potessimo ricevere: l’intera squadra è stata messa in salvo dai soccorritori e nessuna giovanissima vita è stata spezzata.  L’unico lato negativo della faccenda è che purtroppo uno dei soccorritori è morto qualche giorno fa.

La vicenda dei ‘bambini thailandesi’ è stata seguita con apprensione da tutto il Mondo. E praticamente chiunque ha pregato e sperato affinché la squadra di calcio uscisse viva dalla grotta. Sono stati giorni di agonia per le persone sensibili, per chi crede che la vita di ogni essere umano su questa Terra sia importante. Questa categoria di persone sicuramente apprezzerà il pensiero di Alberto Zanobini, direttore generale dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze che ha fatto una riflessione sulla disparità di trattamento tra i bambini thailandesi e quelli che migrano verso le coste europee.