La Bella Addormentata nel Bosco compie 60 anni: tutte le curiosità sul film Disney (2 / 2)

 Aurora è l’unica figlia del Re Stefano e la Regina Leah. Mentre si sta celebrando il suo battesimo, tre fate buone – Flora, Fauna e Serenella – donano alla piccola bellezza, eccelse qualità canore e la chiave per salvarsi da una maledizione. Ma proprio mentre l’ultima fata si appresta a presentare il suo dono, la strega Malefica irrompe nella sala e, arrabbiata per non essere stata invitata, lancia una maledizione sulla fanciulla.

Come con “Biancaneve e i sette nani” (1937) e “Cenerentola” (1950), gli studi Disney ripresero una fiaba della tradizione e la adattarono al grande pubblico. Le scene più cruenti furono eliminate per non turbare i bambini. Secondo quanto riferito dagli animatori, la figura di Aurora fu ispirata ai tratti fisici dell’attrice Audrey Hepburn. Ci vollero nove anni per concludere il lungometraggio, a cui lo studio Disney si dedicò per quasi tutti gli anni Cinquanta. 

Il lavoro sulla storia infatti iniziò nel 1951. Le voci vennero registrate nel 1952, mentre l’animazione venne prodotta dal 1953 al 1958.
Alla colonna sonora stereofonica (per lo più sulla base del balletto di Čajkovskij), venne dedicato tutto il 1957.
Nonostante il forte investimento economico, gli incassi al botteghino e le critiche non ricompensarono gli sforzi di produzione. Almeno questo nel breve periodo, perchè quello dedicato alla Bella Addormentata nel Bosco è uno dei lungometraggi animati Disney invecchiati meglio.