“La bella addormentata” da censurare: il principe è un molestatore (1 / 2)

“La bella addormentata” da censurare: il principe è un molestatore

Di questi tempi si sta facendo davvero un gran parlare delle molestie sessuali, diventate uno dei topic più roventi grazie ai numerosi scandali emersi nelle ultime settimane, contornati da casi di cronaca vari sui quali i mass media stanno spingendo come forse mai prima di ora. Ma si sa che dalla denuncia del singolo caso effettivamente grave alla caccia alle streghe senza quartiere, il passo è davvero molto breve. Ed è proprio quello che sta accadendo in questi giorni con il boom di denunce per molestie.

Il fenomeno sociale in sé non è sconosciuto né senza precedenti: quando i mezzi d’informazione insistono pedissequamente nel proporre determinate tematiche, improvvisamente tutti sentono di dover raccontare qualcosa in merito o comunque acquisiscono una sensibilità molto più alta – spessevolte estrema – nei confronti dell’argomento in questione. Ma cosa rispondereste se vi dicessimo che persino la fiaba de “La bella addormentata” è finita nel centro delle critiche venendo accusata di apologia delle molestie sessuali? Può sembrare una battuta di bassa lega, ma è la semplice realtà dei fatti.

La bella addormentata fa parte di quel novero di fiabe tradizionali europee riprese con maestria dai grandi cantori del genere come Charles Perrault ed i fratelli Grimm, salvo poi venire riproposta (insieme a molte altre) in versione animata dalla Walt Disney. Nelle versioni da Perrault in poi (in realtà ne esistono davvero parecchie), il copione è il seguente: una fata invidiosa per non essere stata invitata alla festa per la nascita della principessa, lancia su quest’ultima un incantesimo terribile.