Italo Spinelli, laurea in filosofia a 82 anni: “Cerco risposte” (2 / 2)

“Ce lo aveva chiesto lui stesso, in amicizia. Dài, quando mi laureo venite a sentirmi. E noi lo facciamo ben volentieri, con tanto di fascia tricolore, perché sentiamo che Italo ha dato un esempio a quelli della sua età ma anche ai giovani.”

Nel 2014 è venuta a mancare sua moglie, un tumore al polmone in pochi mesi se l’è portata via. 52 anni trascorsi insieme, racconta Spinelli che Angela è stata una moglie brava, l’ha sempre sostenuto sia con l’amore che in senso materiale ed in tutti momenti difficili.

Da quel giorno ho cominciato a chiedermi: “La rivedrò?”, “Dove è finita?”. O ancora: ”Ce l’abbiamo davvero un’anima?”. Insomma, dovevo trovare una risposta alla morte di mia moglie”. Così Italo ha voluto cercare la risposta sui libri e facendo un percorso rigoroso come studiare per dare gli esami universitari. “Io con quella materia non avevo dimistichezza. Certo, leggevo ma la mia conoscenza in fatto di filosofia si limitava a un libro di massime di Sant’Agostino, in verità bellissime”.

 

Ha spiegato anche che ha scelto di iscriversi all’università di Macerata perché nella facoltà dell’università di Ferrara aveva l’obbligo di frequenza mantre a Macerata poteva seguire le lezioni online. Quindi, nel frattempo ha imparato anche ad utilizzare Internet.

“L’anima vive, sono credente, e la penso come Pascal, il filosofo che sento più vicino perché la sua ‘scommessa’ è davvero geniale. Pascal parte dagli scrittori patristici per convincere i pagani e gli atei a convertirsi al cristianesimo. Il suo ragionamento porta alla conclusione che conviene credere in Dio: se esiste ottengo la salvezza e ho vissuto un’esistenza lieta rispetto alla consapevolezza di finire in polvere. La fede ci porta all’eternità della vita.”