In arrivo il remake di Misery non deve morire: ecco tutto ciò che sappiamo sul progetto (2 / 2)

Alcune curiosità sul “Misery non deve morire” che probabilmente non conoscevi ancora:

1) Per capire come interpretare al meglio il film, Reiner decise di guardare tutti i film di Alfred Hitchcock fino a diventarne quasi ossessionato. 

2) Kathy Bates, nel corso delle riprese, turbata dalla violenza di una scena, scoppiò a piangere. L’attrice ha pianto anche prima di realizzare la sequenza finale.

 

3) Inizialmente il ruolo di Paul Sheldon fu proposto a Jack Nicholson, ma decise di rifiutare perché non era sicuro di voler fare un altro film basato su uno dei romanzi di Stephen King, visto che aveva già interpretato un ruolo in Shining (1980).

4) Durante le riprese, James Caan si è presentato sul set con i postumi della sbornia.
Tutte le scene girate in quella circostanza sono poi risultate inutilizzabili e la troupe è stata costretta a rigirarle tutte.

Caan, pentito di aver causato tutti quei problemi, si offrì di coprire tutti i costi di quella giornata persa.

5) La storia parla in realtà di una battaglia contro la dipendenza da stupefacenti. Stephen King ha infatti dichiarato che Misery è ispirato alla sua lotta contro l’abuso si sostanze. Il personaggio di Kathy Bates, quindi, sarebbe la rappresentazione della sua dipendenza.