Il reddito di cittadinanza non sarà per tutti: ecco l’elenco degli esclusi (2 / 2)

Secondo le stime, allo stato attuale delle cose i potenziali beneficiari del RdC sarebbero circa 4 milioni di persone. Come spesso accade nel nostro Paese c’è chi sostiene che sia una misura che favorisca quella parte del Paese che, secondo alcuni stereotipi duri a morire, ‘non ha voglia di lavorare’, ovvero il Sud. Un dato reale ci dice che il reddito di inclusione, effettivamente, è andato per il 70 per cento alle regioni meridionali dello stivale.

Ma con il reddito di cittadinanza le cose dovrebbero essere piuttosto diverse. Come ha annunciato lo stesso vicepremier Di Maio, il 47% dei destinatari di tale manvora sono le famiglie del centro-nord del Paese. Sta di fatto che al momento intorno al reddito di cittadinanza ci sono molte parole e nessun fatto. Nessuno sa ancora con esattezza quando e come comincerà l’erogazione dei sussidi. Il Governo sta cercando un modo per non penalizzare chi rifiuterà la prima offerta di lavoro.

Nei mesi scorsi non erano mancate le polemiche per le modalità in cui, secondo Di Maio, sarebbero stati accreditati i famosi 780 euro per i single e 1.400 per le famiglie. Il vicepremier aveva dichiarato che non si potevano spendere quei soldi per ‘spese immorali’, ma solo per ‘beni di prima necessità’. Secondo alcune indiscrezioni, infine, il reddito potrebbe essere erogato sulla tessera sanitaria, un documento che in teoria dovrebbe essere posseduto da tutta la popolazione. Per il momento si parla di marzo 2019 come data indicativa per l’inizio dell’effettiva entrata in vigore. Staremo a vedere.