Il piccolo Julen, i soccorritori a pochi metri: “Un metro e mezzo e nessun segno di vita” (2 / 2)

Dopo vari sforzi è stato necessario utilizzare delle microcariche esplosive per distruggere la dura roccia e utilizzeranno questo strumento in caso dovessero incontrare ulteriori difficoltà.

Passano le ore, passano i giorni e la situazione si fa ancora più drammatica, è stato necessario anche l’intervento di esperti ingegneri della squadra Siviglia e dei Vigili del Fuoco. Dalle notizie che arrivano dalla Spagna, i minatori sono riusciti a scavare fino ad ora un tunnel di circa un metro e mezzo e ne mancherebbero circa 4 per raggiungere Julen.

Infatti adesso la squadra di soccorso, dopo aver scavato senza fermarsi un attimo, devo allargare il diametro del buco e puntellare le cavità per evitare crolli. I soccorritori hanno spiegato: “Il nostro motto è che nessun minatore rimane in miniera e per noi ora questa è una miniera”. Intanto in molti all’esterno aspettano il momento in cui Julen venga trovato e l’ansia cresce sempre di più, la famiglia del piccolo è rimasta fino a notte fonda in attesa partecipando a una veglia di preghiera poco lontano dall’ingresso del tunnel.

 

Dal momento dell’incidente, avvenuto il 13 gennaio scorso, José Roselló e Victoria García non si sono mai allontanati dall’area e continuano ad essere presenti, ovviamente sono sostenuti dalla popolazione locale. Tutti sperano che possa avvenire un miracolo e che il bambino venga ritrovato vivo, da giorni all’esterno della zona è posizionata un’ambulanza con apparati di rianimazione e poco lontano è stato allestito anche un piccolo spazio per far atterrare l’eliambulanza in caso dovesse essere necessario.

Secondo gli esperti il piccolo Julen sarebbe giĂ  morto ed avevano ipotizzato che in condizioni estreme, sarebbe sopravvissuto appena 10 giorni senza bere e mangiare. Ne sono trascorsi 13, quindi secondo i calcoli, il piccolo verrĂ  recuperato senza vita.