Il miracolo del piccolo Alex, la gioia dei genitori e dei medici: “È una seconda nascita, una seconda vita” (2 / 2)

“Le condizioni e gli esami del bambino sono eccellenti e questo ci consente di poterlo dimettere. Le cellule del padre, manipolate e infuse nel bambino, a distanza di un mese dal trapianto, hanno perfettamente attecchito e non si sono registrate complicanze, né sul piano infettivo, né sul piano del rigetto, il problema principale per situazioni di questo tipo. Anche la somministrazione del farmaco salva-vita emapalumab, che teneva sotto controllo la malattia regolando le reazioni del sistema immunitario, è stata sospesa la scorsa settimana”.

 

Ora però inizia la fase 2 e come ha spiegato il professor Locatelli, il bambino deve fare delle visite di controllo in day hospital con frequenza inizialmente settimanale e poi via, via sempre più distanziata. I rischi dei pazienti a cui possono andare incontro dopo la dimissione, sono legati allo sviluppo di complicanze infettive. Il papà Paolo, parlando del trapianto riuscito al Bambin Gesù, ha dichiarato:

“Siamo stati affascinati dall’empatia dall’impegno e la passione che tutte le persone del Bambino Gesù mettono nel seguire i casi. Ci auguriamo continuo sempre in attività di sperimentazione ed evoluzione medicina. Ci auguriamo di avere raggiunto la vetta dell’Everest e lentamente scendere”. Commossa anche la ministra della Salute Giulia Grillo:Mi sono immedesimata in questi genitori perché sono divenuta mamma da poco“. Il piccolo Alex presto verrà dimesso e potrà tornare a casa.