Il “Festival del Pene” che ogni anno attrae migliaia di turisti con l’imperdibile “Processione dei Falli” (2 / 2)

Secondo la tradizione, se l’anno è pari, l’enorme pene viene trasportato dal santuario Shinmei Sha su una grande collina; se l’anno invece è dispari, allora la processione parte dal santuario di Kumano-sha e si conclude in un altro santuario chiamato Tagata Jinja – che risale a oltre 1500 anni fa.
Durante le celebrazioni, i visitatori hanno la possibilità di dare un leggero colpo sulla sua punta per attirare verso di sè la fortuna.

 

 

La prima edizione del Festival dei Peni risalirebbe al 1977, anche se è ispirata ad una festività simile celebrata nel XVII secolo. Secondo la tradizione, il festival trae le sue radici da una cupa leggenda: un demone dai denti aguzzi si innamorò di una bella donna. Vedendosi rifiutato per l’ennesima volta dalla ragazza, il demone decise quindi che da quel momento in poi avrebbe rubato il “gingillo” ad ogni suo pretendente, in un modo piuttosto macabro…

 

 

Un fabbro, innamorato della fanciulla, allora si forgiò un’armatura d’acciaio per il suo pene. Il demone che cercò di strapparglielo via con un morso si ruppe tutti i denti e venne quindi sconfitto.
Oggi il festival è diventato uno dei più visitati del giappone, nonchè uno tra i più originali al mondo, tra bancarelle che vendono banane ricoperte di cioccolato, snack a forma di falli e riproduzioni più o meno realistiche di peni.