Il dramma di Beppe Signori: ricoverato in terapia intensiva per un’embolia polmonare (2 / 2)

L’ex calciatore dal 2011 sta avendo qualche guaio con la giustizia: prima una vicenda poco chiara con al centro orologi di lusso venduti a un Compro Oro, poi il coinvolgimento nell’ambito di alcune partite “truccate” nell’oscuro mondo del calcioscommesse. Con ogni probabilità lo stress e il nervosismo lo hanno portato a prendere il vizio del fumo, che stava quasi per rivelarsi fatale per l’ex attaccante della Nazionale.

“Le persone al centro di vicissitudini giudiziarie, non abituate a queste vicende, ne soffrono di più”, ha spiegato il professor Mario Lima, che gli è stato molto vicino negli ultimi mesi. “Dopo i 50 anni tutti diventiamo più vulnerabili – spiega Beppe – e io a febbraio ne compirò 51. Dal 2011 a oggi le vicende giudiziarie hanno avuto un certo peso e il vizio del fumo ha fatto la sua parte”.

Ma le sigarette, con ogni probabilità, a partire da quest’anno diventeranno un ricordo del passato. “Da quando sono entrato in ospedale ho dovuto smettere per forza. Una volta dimesso ho provato ad accenderne una ma ho subito sentito che qualcosa non andava: avvertivo di nuovo la tachicardia. dunque dopo questa prova posso dire ufficialmente che ho smesso di fumare”.