Il cofondatore di WhatsApp consiglia di eliminare Facebook (2 / 2)

Non solo Acton ha espresso dure critiche e scetticismo nei confronti dei responsabili di Facebook ma anche Chamath Palihapitiya, ex responsabile della crescita del social network, lo scorso anno ha criticato molto Facebook ed ha ammesso di aver contribuito a creare degli strumenti che stavano lacerando il tessuto sociale ma permettevano di far funzionare le loro società. Anche altri ex dirigenti hanno espresso le loro idee, i loro rimpianti e le loro frustrazioni per come siano andate le cose.

 

In questa settimana, Alex Stamos, il capo della sicurezza informatica di Facebook, ha fatto sapere tramite il New York Times di volersi dimettere entro questo anno.

Quindi, Facebook non ha vigilato abbastanza i dati degli utenti e deve rispondere alle accuse. In tutto il mondo si è scatenata un’ampia discussione su Facebook.

Zuckerberg ammette di aver commesso errori e che si prende le responsabilità di ciò che è accaduto, farà tutto quello che c’è da fare per riacquistare la fiducia degli utenti e che probabilmente, dice, “non vi meritiamo”.

 

Il fondatore si è alla fine cosparso il capo di cenere ammettendo le sue colpe, riassicura gli utenti del social network e dovrà riconquistarsi la fiducia di milioni di utenti che sono stati scottati dalla vicenda.

È una vicenda che coinvolge molte persone, il problema non nasce oggi. Questo tema della profilazione degli utenti è un problema che c’è sempre stato. Però ci interroga molto sulla nostra società. È una vicenda che non si puo chiudere con delle semplici scuse.

Basterà agli utenti di Facebook? Basterà ai mercati?