I mali della società odierna descritti in 6 immagini che fanno riflettere (2 / 2)

Tornando a parlare di istruzione, c’è un’altra problematica che affligge non solo l’attuale sistema scolastico, ma più in generale l’intera concezione che abbiamo sviluppato – nei Paesi industrializzati – riguardo a come dovrebbe essere l’educazione dei bambini. Nel tempo abbiamo compreso quanto sia importante un’istruzione pluralista, cosa chiara sin dall’antichità (basti pensare alle dottrine dei tempi ellenici), ma spesso dimentichiamo che ogni bambino dovrebbe seguire le sue inclinazioni: se Johann Georg Leopold Mozart avesse voluto a tutti i costi fare di suo figlio un matematico o uno sportivo, probabilmente il mondo non avrebbe mai conosciuto Wolfgang Amadeus Mozart.

Ogni società ha avuto il suo ideale di bellezza nel corso della storia, ma al giorno d’oggi il culto dell’immagine è diventato talmente preponderante che risulta davvero difficile riuscire a svicolare dalle semplici apparenze, per scoprire ciò che si nasconde dietro l’aspetto di una persona. In particolare la pubblicità aggressiva e le richieste passivo-aggressive della società, hanno prodotto la promozione di modelli standardizzati ai quali è diventato necessario attenersi per venire socialmente accettati; ciò ha prodotto una vera epidemia di patologie di matrice psicologica legate all’alimentazione.

Arriviamo infine all’ultimo paradosso relativo all’immagine, ovverosia quello relativo al fatto che mostrare sia molto più importante che essere. Questo perché nella società di oggi tutto è pubblicità, è apparenza, gli stimoli sono miliardi e non abbiamo il tempo di eviscerarli tutti ad uno ad uno: siamo spesso chiamati a decidere alla prima occhiata. Ecco dunque che la festa dell’ipocrisia può avere inizio, l’ipocrisia di chi dice di battersi per la natura ma rifiuta di mettere i filtri alle proprie fabbriche perché costosi, di chi si improvvisa vegetariano ma poi non muove un dito per salvare un singolo animale, e più alla larga di chiunque si iscriva a qualche crociata sociale “di comodo” solo per mostrare un lato di sé che, in realtà, non esiste: è tutto marketing.