Grande Fratello e il caso di Pamela Prati. La clamorosa rivelazione di Barbara D’urso: “Anche io ho un fidanzato fantasma” (1 / 2)

Grande Fratello e il caso di Pamela Prati. La clamorosa rivelazione di Barbara D’urso: “Anche io ho un fidanzato fantasma”

Barbara d’Urso: “Eliana Michelazzo ha confessato che Mark Caltagirone non esiste”

Nella puntata di ieri del Grande Fratello, Barbara D’urso ha dovuto affrontare la questione relativa alla recente confessione della manager di Pamela Prati, Eliana Michelazzo, riguardo Mark Caltagirone. Ma dopo ha fatto una confessione: “Il suo cognome è Coppi, proprio come quello del compagno di Eliana Michelazzo”.

A fine puntata, finalmente la conduttrice ha affrontato il caso Pamela Prati. Eliana Michelazzo ha confessato di non aver mai conosciuto Mark Caltagirone e che quest’uomo non esiste, l’intera intervista la vedremo mercoledì sera a Live – Non è la D’urso.

Barbara ha voluto già anticipare qualcosa al suo pubblico: “Si è resa conto di essere lei la prima vittima, di essere convinta di stare 10 anni con tale Simone Coppi. Sentirete un’intervista con dei dettagli così incredibili che vi si accapponerà la pelle”.

Ha voluto precisare che Eliana sarà presente nello studio di Live per rispondere alle domande che lei stessa le farà, ma prima farà vedere in diretta l’intera intervista, ma ecco che lancia una notizia shock:

 

Ho scoperto anche io di avere un fidanzato fantasma che ha lo stesso cognome dell‘ipotetico fidanzato di Alfonso Signorni, Sara Varone, Eliana Michelazzo, esisteva forse… anche io ho scoperto di avere un Mark Caltagirone che si chiama Coppi. E questa cosa ha scioccato me per prima“.

Il cognome Coppi si era già sentito qualche anno fa, David Lorenzo Coppi, misterioso nipote del noto avvocato Franco Coppi, avrebbe provato a sedurre l’ex showgirl Sara Varone. “Ogni volta però che tentavo di incontrarlo, Pamela ed Eliana mi dicevano che creavo grossi conflitti in famiglia – ha raccontato Sara al settimanale ‘Oggi’ – Che David e suo padre, un importante magistrato, litigavano perché lui era insofferente a tutte le norme cautelari che doveva osservare per la sua sicurezza”.