Gli ritirano la patente e si presenta in caserma con la pistola per minacciare i carabinieri: arrestato (2 / 2)

Le lesioni riportate dai militari sono state giudicate guaribili in 15 giorni, fortunatamente la situazione non è sfociata nella tragedia, il 46enne che ha perso la ragione, è un frontaliere che lavora in Svizzera ma residente in provincia di Sondrio, più precisamente a Piateda. L’uomo ha qualche piccolo precedente ma niente di grave, almeno fino a ieri quando si è presentato alla guida della sua auto confiscata nel pomeriggio per guida in stato d’ebbrezza, brandendo una pistola con il colpo in canna, detenuta illegalmente.       

Nel momento in cui il piantone ha aperto la porta della caserma si è visto puntare in faccia una Calibro 22. Sono stati attimi di terrore per l’uomo che si è sentito dire che da quel momento le cose andavano fatte nella maniera che intimava il delinquente. L’aggressore ha successivamente spinto l’uomo in uno sgabuzzino; essenziale è stato l’intervento tempestivo dei colleghi dalla quale è nata una colluttazione da cui alcuni ne sono rimasti feriti.

Eros Chiarot, comandante della caserma è riuscito, grazie alla collaborazione degli agenti, a disarmare l’uomo, che nel momento di questo episodio folle è risultato nuovamente essere ubriaco con un tasso di 2,2 g/l ma con 90 munizioni oltre quella all’interno del caricatore. Claudio Gittardi, procuratore di Sondrio, valuterà se va mantenuta l’imputazione per tentato omicidio a carico del 48enne, al momento in detenzione presso il carcere di Sondrio.