Giorgio Mastrota, la frase shock fa infuriare social e vip: “La spazzatura di Napoli…” (2 / 2)

a chi soffia sul fuoco, perché prima o poi qualcuno si brucia con quel fucco”.

La serie tv che andrà in onda su Fox è “Romolo + Giuly“, Giorgio Mastrota è stato insultato dopo aver diffuso il video promozionale. La serie parla di due giovani osteggiati dalle famiglie, una di Roma nord e una di Roma sud. Nella serie, Mastrota recita i panni di sé stesso e nel video ha introdotto così la storia:

“Sta per arrivare Romolo + Giuly la guerra mondiale italiana, un classico dei classici per quanto riguarda l’amore, ma anche una guerra feroce proprio lì nelle vostre città, nei vostri quartieri, tra le buche di Roma, tra la spazzatura di Napoli e le grandi passerelle della moda di Milano”.

 

In molti, soprattutto il popolo partenopeo, non ha apprezzato molto il riferimento alla spazzatura tant’è che lo sportello “Difendi la città” del Comune di Napoli ha scritto un post su Facebook:Abbiamo ricevuto segnalazioni su quest’ennesima indecenza e vi assicuriamo che metteremo in moto tutto ciò che possiamo e se l’Avvocatura, cui ci appelleremo, individuerà motivi di rivalsa legale denunceremo e seguiremo la vicenda fino a quando chi ha leso la reputazione e l’immagine della città non pagherà”.

 Giorgio Mastrota, durante la conferenza stampa di presentazione della serie tv ha replicato dichiarando: “Mastrota quello di Romolo + Giuly è veramente cattivo ma questo Mastrota è veramente un bravo ragazzo, lo dico a tutti quelli che sui social mi stanno tacciando delle peggio cose”.

 

Romolo + Giuly, la trama

I protagonisti di questa nuova serie tv che andrà in onda dal 17 settembre su Fox sono, Beatrice Arnera nei panni di Giuly Copulati che fa parte di una famiglia che vive a Roma Nord e Alessandro D’Ambrosi che recita nel personaggio di Romolo Montacchi appartenente alla famiglia di Roma Sud che gestisce il business della ‘monnezza’. Giorgio Mastrota recita se stesso ma nella serie trama per trasformare Roma in un lunapark. Fortunato Cerlino recita il personaggio Don Alfonso, un nobile di famiglia partenopea che vorrebbe riportare la sua Napoli agli antichi fasti borbonici ed utilizzare i romani come schiavi per costruire il ponte sullo Stretto.