Gianluca Vialli si commuove in diretta: “Non voglio morire, devo portare le mie figlie all’altare” (2 / 2)

Dopo mesi di silenzio sulla vita delle ex attaccante della Sampdoria, della Juventus e della Nazionale, è ricomparso dopo l’intervista al Corriere della Sera per parlare del suo libro “Goals. 98 storie + 1 per affrontare le sfide più difficili“, già dal titolo si capisce che l’ex attaccante si riferisce alla battaglia più difficile di tutti che una persona può affrontare nella sua vita, il cancro.

Vialli ha poi voluto ringraziare i tifosi che hanno esposto striscioni di solidarietà

negli stadi, ma anche i tanti messaggi ricevuti dagli ex compagni di club e Nazionale, dai suoi storici rivali di calcio e soprattutto chi ha rispettato la sua volontà di non rendere nota la sua battaglia fino a quando l’avrebbe voluto lui: “E’ stato bellissimo e commovente, sono passati tanti anni ma si ricordano ancora di me”.

 

Come sta ora Gianluca Vialli

Vialli, raccontando la sua lunga battaglia, ha rivelato alcuni dettagli più profondi a Fabio Fazio:

Ti prende come un senso di vergogna, come se quel che ti è successo fosse colpa tua. Giravo con un maglione sotto la camicia, perché gli altri non si accorgessero di nulla, per essere ancora il Vialli che conoscevano. Ora sto bene, anzi molto bene”. Poi scherzando ha svelato di stare meglio: “È passato un anno e sono tornato ad avere un fisico bestiale. Ma non ho ancora la certezza di come finirà la partita. Spero che possa servire a ispirare le persone che si trovano all’incrocio determinante della vita“.