Genova, la rabbia dei parenti che dicono ‘no’ ai funerali di Stato: “I nostri figli sono stati uccisi” (2 / 2)

L’autrice dell’intervista, Rosa Palomba, dopo aver appreso la decisione del rifiuto, ha chiesto il motivo di tale scelta a Battiloro, che ha replicato: “Ci saranno le foto dei quattro ragazzi ma preferiamo fargli dare l’addio nel posto dove sono cresciuti. Noi non vogliamo cerimonie-farsa. I nostri figli non devono essere uno strumento per le passerelle pubbliche. Ora li riportiamo dove siamo stati in grado di proteggerli. Riceveranno l’addio tra le persone che li hanno amati veramente”.

Il signor Battiloro non vuole fare polemiche a sfondo politico: “Al momento proviamo tanto dolore, tanta sofferenza ma non siamo ciechi. Non voglio fare polemiche politiche. Quel che è certo è che, si tratti del governo attuale o di quelli precedenti, sono evidenti l’incuria e il disinteresse verso il cittadino. Ora vogliamo solo piangere in privato”. In chiusura della breve intervista, un altro annuncio: quello della richiesta di intervento della legge. “Il nostro avvocato ha già presentato le denunce” la frase con cui si chiude l’intervista a Roberto Battiloro.

 Stessa decisione per Stella Boccia, la 24enne originaria di Somma Vesuviana (NA) ma residente da tempo ad Arezzo, morta insieme al fidanzato Carlos Jesus Erazo Trujillo, di 27 anni. Per la ragazza i funerali privati si svolgeranno in una chiesa in provincia di Arezzo alla presenza di familiari e amici stretti provenienti dalla Campania, mentre per il fidanzato peruviano ci saranno i funerali di Stato insieme alle altre vittime. I due si erano conosciuti proprio ad Arezzo ed erano in viaggio insieme la mattina del 14 agosto.