“Ho subito visto – prosegue la donna – un losco figuro, vestito di nero e con un passamontagna sul viso”. La signora Properzi, d’istinto, ha chiuso la porta e ha iniziato a gridare per allertare suo marito. Il ladro è tornato indietro a sua volta, chiudendosi alle spalle la porta dello studio e provando a fuggire da dov’era entrato, ovvero dalla finestra della stanza dove c’erano i gatti.
I coniugi, nel frattempo, mentre erano chiusi nella loro stanza temendo una vendetta da parte del ladro, hanno chiamato i carabinieri e hanno avvertito l’anziano padre al piano di sopra, affinché chiudesse la porta e stesse attento. Per fortuna, però, per nessuno di loro ci sono state conseguenze, spavento a parte. Il ladro ha scelto infatti di fuggire.
“Sono stati attimi concitati, quando sono arrivati i carabinieri del ladro non c’era nessuna traccia e ci è stato assicurato che nulla era stato portato via perché i gatti lo hanno bloccato, creandogli un ostacolo inatteso. L’unica cosa che si è portato a casa il malvivente è qualche graffio”, conclude la signora Properzi, che assicura come quella sera i sei mici abbiano ricevuto una porzione extra di crocchette e tante coccole, per dimenticare quei pochi ma interminabili minuti in cui c’è stato un ladro dentro casa.