Firenze, si laurea fuoricorso di 50 anni: “Sono uno studente lento” (2 / 2)

Il lavoro lo ha poi allontanato sempre di più dalle aule: “Sono stato in Finlandia, poi in Polonia: ho studiato lingue da solo, la mia è stata una lunga gavetta. Poi sono tornato in Italia, mi sono sposato, ho avuto due figli. E il divorzio…
Mi sono preso molte pause dai libri. Oggi chi dà un esame ogni tre-quattro mesi viene considerato lento…io in media ne ho dati uno ogni tre-quattro anni (ride ndr)”

A spronarlo a concludere gli studi sono stati i suoi figli: “Uno ha fatto un master in Canada, l’altro ha preso un dottorato in Germania… Praticamente ero diventato il loro zimbello. Erano loro a chiedere a me quando mi sarei deciso a laurearmi“.
E così, poco prima dell’inizio del lockdown, Alberto dà il suo ultimo esame e inizia a preparare la tesi. Titolo? “Prato: aspetti del processo di industrializzazione (1815-1943)”.
La sessione di laurea è fissata per fine marzo, ma come tanti altri studenti, Andrea è costretto a rivedere i propri piani a causa dell’epidemia:

  “Il Covid-19 ha fatto saltare tutto. Poi, un mese dopo, ci sono riuscito. La proclamazione è avvenuta via web. Chi l’avrebbe mai immaginato? La commissione di laurea è stata molto gentile e professionale. Poi ho festeggiato, un piccolo brindisi con i figli!”
“Anche il brindisi in webcam però” si è affrettato a sottolineare.
 

Alberto ha spiegato che sta pensando di iscriversi a scienze politiche: “Ma stavolta dovrei sbrigarmi un po’ di più”.