Finge un tutorial di make-up per parlare dei lager in Cina senza essere censurata (2 / 2)

In breve tempo tantissimi altri giovani hanno seguito il suo esempio e hanno iniziato a condividere i suoi tutorial su tutte le piattaforme di streaming in modo da ampliarne la portata.

 “Rinchiudono musulmani innocenti nei campi, li separano dalle famiglie, li rapiscono, li obbligano a mangiare maiale, a bere, a convertirsi ad altre religioni.” denunciava la ragazza arricciandosi le ciglia. “Se non si piegano, ovviamente li uccidono!”

 

Le tesi sostenute dall’adolescente non sono frutto della sua fantasia. Pochi giorni prima del suo video, infatti,  l’International Consortium of Investigative Journalists (ICIJ) (di cui fanno parte anche la Bbc e il The Guardian) aveva svelato alcuni documenti ufficiali delle autorità cinesi con i quali il Governo di Pechino dava istruzioni per la gestione dei “campi di rieducazione” per musulmani comprese le varie procedure da adottare. 

Nei documenti si leggono consigli su come gestire le prigioni di massima sicurezza, imporre la disciplina più rigida, e come monitorare la vita dei detenuti punendo chi non si piega.

Dobbiamo diffondere la consapevolezza, accadono miracoli così. Siamo in grado di raggiungere milioni in tutto il mondo e raggiungere quelli con il potere di fare qualcosa“, ha spiegato la ragazza prima di finire – forzosamente – offline.