Il ragazzo avrebbe compiuto 15 anni nel mese di maggio. Chi lo conosceva lo descrive come “sanissimo” e “dalla corporatura forte”. La febbre, oltre a procurargli difficoltà respiratorie, lo avrebbe portato anche a svenire. Sia il medico di base che gli infermieri dell’ospedale presso cui si era recato avevano affermato che si trattava di una semplice influenza. Secondo loro c’era solo bisogno di riposo e di qualche antibiotico.
Poco dopo le 19 di martedì l’ultima, disperata corsa in ambulanza presso l’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Una corsa purtroppo inutile: il suo cuore si era già fermato e ogni tentativo di rianimazione è stato inutile. Luigi lascia il padre Giacinto e la madre di origini giapponesi, oltre a una sorella che frequenta la quinta elementare. Secondo i medici si è trattato di una miocardite di origine virale, degenerata per via dell’influenza.
La data dei funerali verrà stabilita dopo l’autopsia, dunque presumibilmente all’inizio della settimana prossima. Insomma un caso di malasanità o una tragica fatalità su cui nessuno avrebbe potuto far nulla? Purtroppo non è la prima volta che accade qualcosa del genere. Nel 2018 successe in Australia con un bambino di due anni: anche ai suoi genitori fu detto che si trattava di una semplice influenza ma poche ore più tardi il piccolo perse la vita.