Fa dei lavaggi nasali con l’acqua del rubinetto: uccisa da ameba mangia-cervello (2 / 2)

Secondo uno studio recentemente pubblicato sull’International Journal of Infectious Diseases, i medici ritengono che la donna probabilmente si sia infettata quando ha usato l’acqua del rubinetto nel suo ‘neti-pot’, un dispositivo simile a una teiera usata per lavare via il muco che blocca passaggi nasali.

L’acqua contaminata è risalita sul naso della donna “verso i nervi olfattivi nella parte superiore della cavità nasale” che alla fine ha causato l’infezione che prima appariva come una piaga rossa sul suo naso.

 

È una malattia talmente rara che non viene in mente a nessuno che questo iniziale dolore al naso iniziale era  collegato al suo cervello. Govanni Maga, virologo dell’Istituto di genetica molecolare del Cnr di Pavia ha commentato che in Italia non è stato registrato nessun caso simile a questo. Il patogeno è letale ma le infezioni sono molto rare. “Per quanto riguarda noi in Italia il pericolo non esiste, l’influenza miete molte più vittime, il balamuthia è un protozoo teoricamente presente in tutte le zone temperate ma non è stato riportato nessun caso in Italia“, ha spiegato il virologo. 

È stato scoperto solo 30 anni fa, non se ne sa ancora molto, “ma sappiamo che attacca spesso le scimmie e raramente gli umani.” Si dovrebbe usare solo acqua distillata, sterile o precedentemente bollita per risciacquare i seni. L’acqua del rubinetto può contenere microrganismi che sono sicuri da bere ma che potrebbero sopravvivere in passaggi nasali. Detto ciò, il caso della donna era raro; ci sono stati solo tre casi simili negli Stati Uniti dal 2008 al 2017, secondo il Center for Disease Control and Prevention.