Ennesima tassa occulta nella bolletta della luce (2 / 2)

L’Aiget vorrebbe la cancellazione di questi incentivi che di fatto bloccano il mercato dell’energia elettrica, pur liberalizzato, dato che la concorrenza è difficile se praticamente la metà della bolletta che i consumatori devono pagare si traduce in tasse (oltre agli oneri di sistema c’è anche l’Iva). Certo, il conto energia è arrivato in Italia tramite una direttiva europea approvata dal Parlamento ma nessun paese dell’Unione ha messo remunerazioni tanto alte per gli impianti fotovoltaici che, oltretutto, producono solo l’1% dell’energia totale.

Una scelta politica che si è tramutata in una ulteriore tassa occulta, un po’ come le accise della benzina, da pagare in bolletta come il canone Rai imposto dal governo Renzi. Ed è stato solamente l’incombere dell’appuntamento elettorale che ha spostato di un anno il maggior finanziamento alle aziende energivore. Quest’ultimo incentivo, che passerà appunto nel 2019, peserà maggiormente sulle utenze domestiche per residenti con bassi consumi dato che quelle non residenti sono già state abbondantemente penalizzate dalla riforma tariffaria del 2017 mentre i residenti con alti consumi sono già penalizzati da quella partita lo scorso mese di gennaio.

“Noi di Aiget – ha affermato Bello – sosteniamo da anni che la bolletta non può essere caricata di oneri che non hanno a che vedere con la fornitura ma solo con la parafiscalitĂ . Per questo il Tar ha chiarito che il fornitore di energia non li deve pagare perchĂ© fa solo un servizio di incasso. Ma per evitare il rischio che quanto non pagato dai clienti morosi finisca sulle spalle di quelli virtuosi bisogna rafforzare strumenti di contrasto. Oggi infatti non si può staccare il contatore dell’utente moroso prima di tre mesi e non c’è un’anagrafe dei cattivi pagatori, che possono così cambiare gestore con estrema facilità”.Â