Ecco quanto costa un figlio all’anno. E poi si chiedono perché non ne nascono più… (2 / 2)

E dire che circa 50 anni fa, nel 1964, si era registrato il più grande boom di nascite della (all’epoca ancor più recente) storia della nostra nazione: 1 milione e 35 mila nuovi nascituri avevano corroborato le speranze di un popolo che dovette poi fare i conti con la propria stessa, totale incapacità di autogovernarsi, come dimostrato da tutti i terremoti che si succedettero da allora fino ad oggi. Tant’è che per quel che riguarda le stime totali del 2016, si parla di sole 473.438 nuove culle piene da gennaio a dicembre.

Numeri che sanciscono una volta di più la conclamazione una crisi che si protrae oramai da diverso tempo, come spiegato dalla dottoressa Raffaella Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa dell’organizzazione internazionale Save the Children: “Dal 1961 al 2017 c’è stata una riduzione di circa un terzo della popolazione sotto i 15 anni. I bambini hanno sempre meno fratelli e sorelle, vivono in una società che continua a invecchiare e devono fare i conti con un crescente vuoto relazionale“. Ad oggi infatti sono meno di 130.000 in tutta Italia le famiglie che contano almeno 4 figli, mentre 50 anni fa erano oltre un milione.

Questo avrà pesantissime ripercussioni anche sull’economia poiché: “Quando i figli del baby-boom andranno in pensione, si dimezzeranno i lavoratori attivi, a fronte di un raddoppio dei pensionati. I sistemi pensionistici, ma soprattutto sanitari diventeranno insostenibili, a meno che non vengano fortemente ridotte le prestazioni“. Per quel che riguarda il costo di mantenimento di un figlio invece, è stato stimato che un bambino nei primi anni di vita arrivi a costare circa 8.000 euro l’anno ai suoi genitori. Una cifra che supera nettamente almeno la metà dello stipendio medio di un lavoratore italiano. E poi si chiedono perché non facciamo più figli…