Ecco perché ho licenziato la mia segretaria (1 / 2)

Ecco perché ho licenziato la mia segretaria

Questa che vi sto per raccontare è una storia vera. La settimana scorsa è stato il mio 40 ° compleanno e quella mattina avevo veramente poca voglia di alzarmi dal letto.

Ci misi un po’ di tempo ma alla fine presi coraggio e mi alzai per scendere a far colazione, con la speranza che mia moglie mi accogliesse con un raggiante “Buon compleanno!” e magari con un piccolo regalino per me.

Purtroppo non fu esattamente così. Mia moglie mi salutò a malapena e non mi fece gli auguri.

A quel punto pensai “almeno i bambini si ricorderanno…” ma invece niente: i ragazzi scesero giù dalle scale di corsa e mangiarono la loro colazione senza dire una parola.

Uscii dunque di casa un po’ triste per andare a lavoro, pensando a come poteva la mia famiglia essersi dimenticata del mio compleanno. Ma appena entrai in ufficio, ebbi una piacevole accoglienza. La mia segretaria Joanne infatti mi fece un bel sorriso e disse: “Buongiorno Boss, e comunque Buon Compleanno!”.

Fu in quel momento che cominciai a sentirmi un po’ meglio, avendo realizzato che almeno qualcuno sul posto di lavoro si stava ricordando del mio compleanno.

Quella mattina ho lavorato svogliatamente fino all’una circa, quando Joanne bussò alla mia porta, entro in ufficio e con quel sorriso raggiante che la caratterizzava quella mattina mi disse: “Sai, oggi è una bellissima giornata fuori, c’è il sole che splende ed è il tuo compleanno, perché non usciamo a pranzo solo io e te così te la godi un po’?”.

Risposi: “Grazie, Joanne, questa è la cosa migliore che mi hanno detto oggi. Andiamo!”