Ecco la trasparenza del Movimento 5 Stelle: uno su due non è in regola (2 / 2)

Le Iene sul sito hanno reso pubblico ieri i primi dieci nomi: Silvia Benedetti; Massimiliano Bernini; Maurizio Buccarella; Elisa Bulgarelli; Andrea Cecconi; Emanuele Cozzolino; Ivan Della Valle; Barbara Lezzi; Carlo Martelli; Giulia Sarti. E se si considera che otto di questi dieci nomi hanno una posizione apparentemente regolare sul sito, si può comprendere il grado di opacità di tutta la vicenda.

Entrando maggiormente nel dettaglio, si evince che su 88 deputati soltanto 40 deputati hanno pubblicato tutta la rendicontazione fino al mese di dicembre 2017, mentre su 35 senatori solamente 25 risultano in regola. Che poi in realtà per tutti mancano i bonifici di gennaio 2018, ma naturalmente ci sono dei tempi tecnici e logistici da rispettare e sicuramente i parlamentari del movimento hanno impegni istituzionali più importanti che scannerizzare una distinta di un bonifico e caricarla su un sito.

Tra i nomi dei grillini non in regola spiccano dei veri e propri pezzi da novanta. A titolo esemplificativo, l’ultimo bonifico pubblicato dal defilato Alessandro Di Battista risale al settembre dello scorso anno. Stesso dicasi, solo per citarne alcuni, per i deputati Silvia Chimienti; Vega Colonnese; Massimo Enrico Baroni, Alfonso Bonafede, Daniele Del Grosso e Sergio Battelli. Carlo Sibilia riesce addirittura a fare peggio di Di Battista: è infatti fermo ad agosto 2017. La tenace Roberta Lombardi non presenta la rendicontazione dallo scorso mese di novembre. L’ultima di Davide Tripiedi risale ad agosto. Anche Paolo Bernini non presenta prove da novembre. E i colleghi deputati Mirella Liuzzi, Roberto Fico e Riccardo Fraccaro? Sono rimasti fermi ad ottobre. Stesso discorso per i senatori Vito Crimi, Nicola Morra e Barbara Lezzi.

Il premio per il pentastellato più “sbadato” andrebbe senza alcun dubbio a Silvia Giordano che fino a l’altro ieri non pubblicava bonifici da giugno salvo poi fare una piccola correzione pubblicando i bonifici fino al mese di ottobre. Ma a far sorridere c’è anche il caso del senatore Maurizio Buccarella il quale era al fianco della Lezzi e di Di Maio durante l’incursione dell’inviato de Le Iene e anche lui giurava di essere assolutamente in regola. E in effetti, almeno sul sito grillino, la sua rendicontazione risulta assolutamente corretta. Eppure, lui è una di quelle “mele marce” che ha ammesso di aver revocato gli ultimi due bonifici del 2017 e che si è subito autosospeso. Pertanto, anche dove tutto sembra in ordine, si celano molti dubbi e perplessità.