E’ morto Sergio Marchionne. Elkann: “Per sempre riconoscenti” (2 / 2)

suo amico: “E’ accaduto, purtroppo, quello che temevamo. Sergio, l’uomo e l’amico, se n’è andato. Penso che il miglior modo per onorare la sua memoria sia far tesoro dell’esempio che ci ha lasciato, coltivare quei valori di umanità, responsabilità e apertura mentale di cui è sempre stato il più convinto promotore. Io e la mia famiglia gli saremo per sempre riconoscenti per quello che ha fatto e siamo vicini a Manuela e ai figli Alessio e Tyler. Rinnovo l’invito a rispettare la privacy della famiglia di Sergio”.

 

Marchionne ha lavorato in Fiat dal 2003 sino a poco tempo fa, è stato consigliere di amministrazione ed ha assunto la carica di amministratore delegato. In questi anni, l’azienda ha subito molte crisi tra cui la crisi del 2004 quando la società stava perdendo 2 milioni di euro al giorno, era necessario fare qualcosa e rilanciare la produzione dei veicoli. Marchionne decise di rompere l’accordo con GM, la casa automobilistica statunitense e portò il risanamento e il pagamento dei debiti accumulati della

FIAT. Nel 2017 annuncia la sua uscita di scena da Fca, da aprile del 2019 sarebbe rimasto presidente di Ferrari, ma quando venerdì le sue condizioni di salute erano ormai irreversibili, è stato rimosso dai suoi incarichi e sostituito da Mike Manley, è lui ora il nuovo amministratore delegato.

Sergio Marchionne è stato l’uomo che salvò l’auto italiana, uno dei volti più noti a livello internazionale dell’imprenditoria italiana. Si è spento dopo delle complicanze postoperatorie a Zurigo, aveva guidato il grande rinnovamento di Fiat.