E’ morto Franco Mandelli, uno dei più noti ematologi italiani (2 / 2)

che hanno contribuito a rendere migliore la nostra società. Il suo lungo, costante e prezioso contributo ad assicurare l’esistenza di donne, uomini e bambini del nostro Paese, e non soltanto di esso, si è espresso nel valore della sua ricerca scientifica, continuamente avanzata, nell’insegnamento, nella formazione di tanti medici e ricercatori, nelle numerose iniziative di solidarietà e di promozione

della prevenzione delle malattie. Esprimo ai suoi familiari la più grande solidarietà e ai suoi allievi e collaboratori, l’esortazione a proseguirne l’opera con la stessa dedizione e lo stesso impegno”.

La sua scomparsa lascia un vuoto grande soprattutto per il modo in cui ha dedicato la sua intera esistenza, quello per la medicina della ricerca e della lotta alle terribili malattie. Veltroni lo ricorda commosso: “La scomparsa di Franco Mandelli lascia un vuoto grande. Innanzitutto nel mondo cui ha dedicato la sua vita: quello della medicina, della ricerca, della lotta a terribili malattie. E tra le migliaia di persone che ha curato: con competenza, senza risparmio di energie. Con umanità. È una grave perdita per la comunità scientifica

internazionale. Il Paese, la città di Roma – continua Veltroni – gli sono debitori. In questo momento di autentica tristezza, nell’esprimere vicinanza ai suoi familiari, ai suoi collaboratori e allievi, voglio anche ricordare il suo costante impegno per tantissime iniziative di solidarietà. E il suo impegno civile e civico, che lo portò nel 2006 a candidarsi al Consiglio Comunale di Roma e a guidare la Lista Civica che mi sosteneva. Anche per questo gli sono grato e lo ricorderò sempre con grande affetto e riconoscenza”.