La rete si sta mobilitando per evitare la (quasi) certa impiccagione del professore Junaid Hafeez. Lo studioso era diventato famoso perché aveva avuto il coraggio di parlare di diritti delle donne davanti agli studenti dell’Università Bahauddin Zakariya, un tema considerato tabù nel Pakistan islamico. Junaid aveva studiato in Mississippi per un anno prima di tornare nel suo paese natale.
A onor del vero c’è chi lo accusa (ma si tratta di un gruppo di studenti dichiaratamente conservatori) di aver insultato il profeta Maometto su Facebook. Il post sarebbe risalente al 2013. Oggi il professore ha 33 anni e la sua vita è appesa a un filo: la condanna potrebbe arrivare da un momento all’altro. La sentenza risale a metà dicembre del 2019.
Come detto, a suo supporto si è mobilitata la rete e la petizione su Change.org intitolata “Non impiccate il professor Juniad Hafeez” ha già superato abbondantemente le 300mila firme. La raccolta firme è stata promossa da Helen Haft, una studiosa statunitense che conosce bene la storia del professore pakistano a rischio condanna.