Divorzio, stop all’assegno di mantenimento: in arrivo la riforma dell’affido condiviso (2 / 2)

Tutti questi aspetti, insieme al mantenimento diretto e proporzionale, rappresentano i cardini della proposta che qualcuno vorrebbe già perfezionare. Secondo Pillon, questo è un “vero e proprio piano genitoriale, affinché i bambini non siano più costretti a scegliere tra mamma e papà e che non lasci ombre ed incomprensioni nell’educazione dei minori, irrinunciabile compito di entrambi i genitori e diritto dei minori“.

Mara Carfagna ha voluto evidenziare che la “bigenitorialità perfetta” prevista dalla proposta di legge della maggioranza potrebbe “essere dannosa per migliaia di madri già in difficoltà e ripercuotersi inevitabilmente sulla vita dei figli. Ecco perché sarebbe opportuno perfezionare il testo nell’interesse esclusivo dei bambini”.

L’aspetto importante della riforma è il “piano genitoriale” attraverso il quale i genitori “programmeranno insieme un piano educativo per il figlio e si divideranno le spese che non saranno al 50%, ma divise per capitoli, suddivise in base al piano genitoriale e attribuite a ciascuno dei genitori in base a criteri di proporzionalità“.

Secondo Pillon, in questo modo verrebbero pagate direttamente le spese necessarie per il figlio. Ha aggiunto: “La proposta è in adempimento al contratto di governo Lega-M5S”.

Ed ha voluto precisare che la proposta di legge “non vuole favorire i padri o le madri, ma unicamente i minori. Il minore non deve essere infatti costretto a scegliere tra uno dei due genitori“.

Per quanto riguarda l’affido, “dovrà essere condiviso con tempi paritari tra padre e madre le parti potranno derogare da questa decisione di legge se hanno una visione comune, se i genitori invece non riescono a trovare un accordo il giudice non potrà scegliere la madre o il padre, ma dovrà puntare a un affido condiviso“, spiega nel dettaglio Pillon.