Infatti lo studio condotto dall’Università australiana della Sunshine Coast è basata su un’ipotesi. Ovvero che a causare quei picchi sarebbe la cattiva postura del corpo assunta a causa dei telefonini e di altri dispositivi simili come i tablet. I medici spiegano che questo spostamento di peso causerebbe un effetto simile a quello della pelle quando si addensa in un callo come risposta ad una pressione o un’abrasione.
Allo studio hanno partecipato 218 persone tra i 18 e i 30 anni. Nel 41% degli individui sottoposti alle analisi è stata riscontrata la presenza della protuberanza lunga tra i 10 e i 30 millimetri. L’ipotesi a cui sono giunti i medici però potrebbe essere errata. Ad esprimere i propri dubbi è stato Walter Santilli, docente di Medicina fisica e riabilitativa alla Sapienza di Roma e fisiatra al Policlinico Umberto I.
“Sono abbastanza perplesso. Mi sembra una forzatura ipotizzare questo legame con gli smartphone, rispetto alle 2 o 3 ore al giorno che i ragazzi vivono a capo chino per studiare o a tutti gli impiegati che lavorano per anni alla scrivania”
“Non voglio criticare i colleghi, ma vedo quotidianamente radiografie per dolori alla colonna: spesso ci sono osteofiti, seppur non in quel punto dell’occipite, La maggior parte delle volte sono legati al lavoro o ad una vita sedentaria“, conclude l’esperto.