Dalla mozzarella sbiancata con la soda al pane tossico: la Coldiretti lancia l’allarme sui cibi tossici (2 / 2)

“E’ fondamentale controllare e vigilare, affinché i prodotti che arrivano sulle tavole degli italiani, sia che provengano dall’interno o dall’esterno, sia a casa che al ristorante, rispettino gli stessi standard di qualità e legalità riguardanti l’ambiente, il lavoro e la salute”, ha proseguito Prandini durante il suo intervento di presentazione del sesto Rapporto Agromafie sui crimini agroalimentari in Italia.

Ciò che spaventa nel vero senso della parola sono i numeri riguardanti il volume d’affari delle agromafie: nel 2018 si è arrivati a 24.5 miliardi di euro. Spaventa anche il fatto che rispetto all’anno precedente c’è stato un aumento del 12.4%. Considerando anche che il mercato italiano e buona parte di quello europeo, se non vogliamo pronunciare la parola crisi, sono quantomeno in stagnazione.

Secondo gli autori dello studio le “nuove leve” della mafia sono figli, nipoti e parenti di mafiosi “vecchio stampo” che hanno potuto studiare in università prestigiose e che hanno capito il funzionamento di certi sistemi finanziari ed economici. Insomma anche la mafia sta cambiando e nel 2019 sfrutta la globalizzazione, le nuove tecnologie e i vantaggi che la modernità sta portando.