Proprio Giorgio Gori viene citato nel comunicato dei leghisti, che sottolineano come potrebbe esserci un interesse propagandistico nelle parole della conduttrice: “Con le sue offese a Matteo Salvini la giornalista e moglie del sindaco PD a Bergamo, Giorgio Gori, ha utilizzato il servizio pubblico radio televisivo a proprio uso e consumo, facendo propaganda. Ciò non è giustificabile. Ne chiederemo conto in Commissione Vigilanza Rai con un’interrogazione”.
La Parodi aveva anche poi parlato della ricandidatura del marito a Sindaco di Bergamo e ha confermato che correrà anche alle elezioni del 2019: “Si ricandiderà. Da buon bergamasco, una volta che ha iniziato una cosa deve anche finirla. È stato difficile ma anche bellissimo fare il Sindaco in questi anni”. Tornando alla polemica con la Lega, ci ha pensato un altro dei diretti interessati alla faccenda a gettare acqua sul fuoco.
Stiamo parlando di Matteo Salvini, che ha subito messo in chiaro le cose: Cristina Parodi rimarrà al suo posto. Nella sua intervista a Radio Radicale ha dichiarato: “Non siamo Anzaldi di turno, nessuno intende cacciare la Parodi dalla tv. Quindi stia tranquilla. Io ringrazio i parlamentari della Lega che hanno preso le mie difese. Cerchiamo sempre di migliorare il servizio pubblico, ma non lo faremo usano metodi che appartengono a qualcun altro che ci ha preceduto”.