Non è finita qui: in alcune occasioni l’uomo creava profili Facebook in cui pubblicava foto della sua ex nuda o in atteggiamenti intimi. Insomma per la donna sono stati alcuni mesi oggettivamente difficili: l’incubo della vendetta del suo ex non le faceva dormire sonni tranquilli. Fabrizio Bolletta, poi, è totalmente scaduto nella follia quando ha adottato la strategia del deltaplano.
Su un velivolo, con tanto di stemma Batman, l’uomo vagava per i cieli di Crema per guardare dall’alto cosa stesse facendo la sua vittima. Una volta aveva volato a una quota così bassa da essere riconosciuto in volto. In quell’occasione, come gesto di disprezzo, Bolletta mostrò il dito medio. Tre anni fa la Questura decise per la clemenza, con un provvedimento di ammonizione. Gesto che, chiaramente, non è servito a nulla.
Nel fine settimana è arrivato l’arresto: oltre all’accusa di stalking, lo “stalker pipistrello” è finito nei guai con la legge perché, semplicemente, sorvolava Crema senza autorizzazione. È stato condannato a due anni e quattro mesi di reclusione senza condizionale, al pagamento di 5mila euro alla sua vittima. Per lui è scattato anche il divieto di entrare nella città dove vive a lavora la sua ex. I suoi legali hanno annunciato che faranno appello contro la prima decisione dei giudici.