Coronavirus, scimmie infettate in laboratorio per trovare disperatamente una cura (2 / 2)

Purtroppo per evitare che il virus potesse evolversi e attaccare altre specie animali, i 18 macachi che hanno preso parte all’esperimento sono stati sottoposti all’eutanasia. Quando tutto sarà finito, difficilmente verrà ricordato il sacrificio di questi poveri animali. Ma se oggi abbiamo una speranza è anche grazie a loro. I test effettuati hanno permesso di dimostrare che il remdesivir – in attesa di scoprire se possa essere anche una cura efficace – può SICURAMENTE attenuare i sintomi del virus cinese.

A inizio settimana anche un altro laboratorio è riuscito a realizzare un vaccino candidato a contrastare il coronavirus 2019-nCoV. A metterlo a punto sono stati i ricercatori dell’Università del Queensland, dopo tre settimane di sperimentazione in vitro che si è conclusa positivamente. Il prossimo step sarà quello di effettuare alcuni test animali per poi passare alla sperimentazione su esseri umani.

Peter Høj, vicecancelliere e presidente dell’ateneo australiano, ha specificato che ci sono ancora alcuni test da ultimare prima di poter parlare di un vaccino sicuro al 100%, tuttavia “i primi ostacoli” sono stati superati. Un segno estremamente positivo. Secondo le stime presentate dallo stesso Høj, la tecnologia dell’ateneo e “la dedizione dei ricercatori” permetterà la produzione di un vaccino efficace entro sei mesi.