Coronavirus, l’Italia dichiara lo stato di emergenza. La coppia cinese era stata a Parma. Terzo caso sospetto a Roma (2 / 2)

Il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito, ha dichiarato: “Ci aspettavamo questi casi, eravamo preparati. Li abbiamo identificati precocemente e isolati. I pazienti sono in buone condizioni, sono giovani, con un quadro da normale influenza“. Poi ha voluto tranquillizzare tutti i cittadini affermando: “Il rischio reale di trasmissione si verifica con persone sintomatiche e appena i due turisti hanno avuto i sintomi sono state seguite tutte le procedure. Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi“.

 

C’è un terzo caso sospetto a Roma, si tratta di un operaio romeno di 42 anni che nella giornata di ieri si è recato presso l’ospedale di Tivoli con febbre alta ed ha riferito ai medici di essere stato a contatto con la coppia cinese nell’hotel Palatino dove i turisti alloggiavano ma il direttore dell’hotel ha smentito che si tratti di un dipendente della struttura o di un’azienda collegata. A quel punto sono scattate le procedure di emergenza con l’isolamento dell’uomo e il trasferimento allo Spallanzani.

Intanto proseguono i controlli anche su altri 18 turisti cinesi che sono arrivati insieme alla coppia ricoverata con lo stesso tour operator. I 18 turisti dovevano alloggiare a Cassino ma una volta diffusa la notizia dei test sulla coppia cinese, il bus sul quale viaggiavano è stato fermato dalle forze dell’ordine al casello autostradale di Cassino, in presenza dei sanitari della Asl locale, e sono stati scortati fino allo Spallanzani di Roma.