Coronavirus: arrivano le prime denunce per i gruppi di ciclisti che si allenano (2 / 2)

Com’è ovvio, il ciclista non poteva trovarsi lì e ha impegnato diversi sanitari la cui presenza avrebbe fatto molto comodo altrove. Oltre al ciclista triestino finito contro l’albero, sono stati denunciati otto “colleghi” che non hanno fornito informazioni sufficienti a giustificare la loro presenza in bici in un momento in cui l’invito è a restare in casa.

Tre in particolare sono stati sanzionati perché avevano percorso oltre 30 chilometri fuori dal proprio Comune di residenza. Altri tre fermati a Cuneo, che alle autorità hanno detto: “Ci stiamo allenando”, giustificazione non abbastanza forte. A Piacenza, inoltre, tre amanti delle due ruote (senza motore) sono stati investiti da un’auto e hanno inevitabilmente impegnato un’ambulanza.

Ma non è finita qui: in provincia di Torino, a Vigone, un gruppo di 18 ciclisti sono stati denunciati per essere usciti dal proprio comune di residenza senza fornire una valida giustificazione. Inutile ricordare alla Polizia che il decreto parla di possibilità di fare sport rispettando la distanza interpersonale di un metro. I soggetti in questione si trovavano fuori dal proprio comune e ciò basta a fargli rischiare una denuncia penale.